Quando si parla di lampade da terra, si parla di un complemento per l’illuminazione non sempre facile da inserire in un insieme unico di arredamento. Il segreto, però, è osare.
Il contesto d’arredamento è sempre decisivo per l’illuminazione e gli altri dettagli che si possono abbinare a essa? No, non sempre. Quando si parla di arredamento e illuminazione bisogna osare sempre, a rischio di far apparire il tutto stridente, ma è importante anche quello: sbagliando l’impatto, si potrà sistemare tutto con un po’ di applicazione.
Un bell’esempio del sapere osare viene dall’immagine qui sopra. Al centro della stanza c’è un bellissimo candeliere in metallo dorato, la cui funzione viene modificata. Nato originariamente come candeliere da terra – lo si capisce per via dell’altezza – viene appoggiato su un tavolino basso da soggiorno.
Alle sue spalle, aderenti a due librerie senza vetrata, ci sono due applique dal design classico, che sottolineano una simmetria che viene valorizzata ancor più da discrepanze di forma e di colore.
Più defilata, invece, c’è una lampada da terra, con un paralume avana, molto classica all’apparenza. Il corpo è invece ricco di intarsi e quasi di bizantinismi e si arricchisce proprio con la presenza del candeliere centrale. È sulla lampada da terra che è venuta la spinta a osare e così la stanza si riempie di cuscini con fantasie animalier ma anche dalle tinte più classiche. Le lampade da terra possono essere le nostre migliori amiche, dobbiamo solo capire come valorizzarle al meglio.