Ci piace iniziare questo blog sulle lampade da terra con la mitica Arco di Flos. Nella storia del design, la realizzazione della lampada da terra con stelo ad Arco di Flos ha rappresentato un momento cruciale, influendo significativamente nell’architettura d’interni:
la lampada Arco nasce con l’intento di illuminare dall’ alto un tavolo da pranzo o un angolo del salotto, eliminando il punto luce fisso a soffitto.
Grazie allo stelo ad arco, che prende spunto dalle luci stradali, la luce centrale diventa mobile, flessibile, adattabile a diverse situazioni.
Regolabile in altezza ed ampiezza, la lampada Arco progettata da Achille e Piergiacomo Castiglioni nel 1962, è formata da una base in marmo bianco di Carrara, che funge da contrappeso, da uno stelo ad arco composto da tre profili ad U in acciaio inossidabile e dalla lampada vera a propria a cupola, in alluminio.
La base in marmo pesa 50 kg. ed è caratterizzata dagli angoli smussati e da un foro baricentrico.
Gli angoli smussati servono a evitare pericoli o fastidi quando si gira intorno alla lampada, il foro nel baricentro serve, invece, a rendere più agevole il trasporto: infilando un comune manico di scopa è possibile fare leva e trasportare abbastanza comodamente la luce.
Anche dal particolare del foro nella base, si può intuire quanto il concetto della mobilità sia stato determinante nella progettazione di questa lampada.
Il foro è utile anche a fissare alla base lo stelo verticale che sostiene l’arco vero e proprio.
L’arco è estensibile fino a 2.0 metri e può raggiungere un’altezza massima di 2.5 metri.
All’interno dei profili che lo compongono passano, nascosti, i fili elettrici.
La cupola è costituita da due elementi di cui uno fisso, a forma di calotta forata per il raffreddamento della lampada, e da un anello in alluminio mobile.
L’idea geniale sta nell’aver pensato di coordinare la luce proveniente dall’alto con la mobilità tipica delle lampade a terra.
Arco è esposta al MOMA di New York e rappresenta uno dei fiori all’occhiello del design italiano.
Ne sono stati venduti circa 50 mila pezzi in tutto il mondo ed è ancora presente nel catalogo Flos.
A distanza di pochi anni dalla sua presentazione, avvenuta nel 1966 sul primo numero della rivista Ottagono che per l’occasione le dedica una doppia pagina, nasce un’altra famosa lampada ad arco, la lampada Coupé, progettata da Joe Colombo e realizzata da Oluce.
In questo caso, la base è tonda, in ghisa, di basso spessore; da essa parte la struttura ad arco in metallo cromato che supporta, all’altro capo dell’estremità, il riflettore in alluminio verniciato.
L’arco è girevole e regolabile fino ad un massimo di 2,5 metri in altezza e 1,8 metri in ampiezza.
La struttura è disponibile nei colori cromo lucido, bianco o nero.
La lampada da terra ad arco modello Coupè 3320/R è attualmente presente nel catalogo Oluce, affiancata da altre note lampade da terra come, ad esempio, il modello Dim-333.
Dim-333, disegnata da Vico Magistretti, prende il nome dal dimmer, ossia dal sistema che permette di regolare l’intensità della luce; ha la base in acciaio verniciato, lo stelo dritto cromato, il riflettore in alluminio verniciato, orientabile e regolabile in altezza, dalla caratteristica forma ondulata.
Fu prodotta per la prima volta nel 1975.
Anche Citylux, infine, altra azienda leader nel settore dell’illuminazione, propone un modello di lampada da terra ad arco; si tratta di Globe T, della serie Globe che, come si intuisce dal nome, è anch’essa caratterizzata dal riflettore semi sferico.
(nella foto in apertura una suggestiva immagine della Arco)